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al testo di Gil
Maldestro tentativo dimitazione ovvero un emulo mancato
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A ben guardare non era Ben il nostro uomo, un'appartenenza appartamentata che non soddisfaceva la congrua attesa del calibro d'un ventisette, eppure alla tredicesima puntata fu l'assunto degli assi in una mano a passare le carte come un impiegato preso al punto dove eravamo rimasti: in crisi temporale sul metro di chiusura. Giorni, l'ho sempre detto: una voce romantica per non dire nulla eppure deflagrante dentro il nome dato all'anima che di simboli si nutre a sé stante o a congrua distanza dalla carne, minima prima della congiunzione non attraversata più dall'aria.
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